Visita Ginecologica | Consultorio Contraccezione | Contraccettivi Femminili Più Sicuri
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Che cos’è l’infertilità?

L’infertilità è considerata dall’OMS (Organizzazione Mondiale della Sanità) una patologia. Per infertilità si intende l’assenza di concepimento dopo 12 mesi di rapporti mirati non protetti.

Quali sono le cause dell’infertilità?

Valutare quale sia l’impatto dei diversi fattori di infertilità è molto difficile.

I dati raccolti dal Registro Nazionale sulla Procreazione Medicalmente Assisita sono i seguenti:

infertilità maschile: 35,4%

infertilità femminile: 35,5%

infertilità maschile e femminile: 15%

infertilità idiopatica: 13,2%

altro: 1%

 

Infertilità femminile

Le donne italiane fanno figli tardi, più tardi di quasi tutte le altre donne europee. Si sposano in media a 28 anni, partoriscono il primo figlio a 30 (un anno in più rispetto alla media europea), e hanno meno figli delle altre europee (1.22 contro 1.44). Il periodo più fertile per una donna è infatti tra i 20 e i 25 anni, resta sufficientemente alto fino ai 35, subisce un considerevole calo dai 35 ai 40, è bassissimo oltre i 40. Con l’età, infatti, invecchiano i gameti femminili (gli ovociti hanno la stessa età della donna.

L’età dell’uomo è molto meno significativa. Tuttavia, uomini in età avanzata hanno un eiaculato peggiore sia in termini qualitativi che quantitativi.

 

L’infertilità è in crescita?

Purtroppo l’infertilità è un fenomeno in crescita che riguarda circa il 15-20% delle coppie, ed è determinato da diversi fattori.

 

Quali sono le cause più diffuse?

a) Fattore tubarico.

b) Infertilità endocrina ovulatoria: si tratta del caso in cui le ovaie non producono ovociti (la causa è di tipo ormonale).

c) Endometriosi: si tratta della crescita anomala di tessuto simile a quello che riveste normalmente l’interno dell’utero (endometrio), in altre sedi.

d) Ridotta riserva ovarica: si definisce così la condizione per cui nelle ovaie ci sono pochi ovociti. Il motivo può essere di tipo congenito, medico o chirurgico.

e) Poliabortività: si verifica quando si susseguono due o più aborti spontanei.

f) Fattore multiplo femminile: si definisce così una condizione in cui sono presenti contemporaneamente più cause di infertilità.

Infertilità maschile

a) Varicocele.

 b) Criptorchidismo: è la mancata o incompleta discesa dei testicoli nello scroto.

c) Infezioni

d) Insufficienza ormonale

e) Anomalie genetiche

f) Fattori immunologici

 

Esistono delle regole d’oro per proteggere la fertilità?

I "buoni consigli" per proteggere la fertilità, si riferiscono in gran parte allo stile di vita e alla scelta di non rimandare troppo la decisione di avere un figlio. Come sottolineato anche nella nostra campagna informativa, occorre:

a) proteggere la propria salute

b) non aspettare troppo tempo: dopo i 30 anni per la donna e dopo i 40 per l’uomo, peggiora la qualità genetica di ovociti e spermatozoi;

c) stare attenti alle infezioni: una banale infezione, se trascurata, può portare a conseguenze irreversibili per la fertilità;

d) alimentarsi in modo corretto: un eccesso o una forte diminuzione del peso corporeo possono compromettere la fertilità;

d) non fumare e non usare sostanze stupefacenti o anabolizzanti:l’assunzione di alcune droghe, anche in modo saltuario, può interferire con la normale produzione di ormoni e nuocere alla fertilità.

f) controllarsi regolarmente: non trascurare la tua salute sessuale, consulta il tuo medico e fai un controllo presso un consultorio.

 

TECNICHE DI I LIVELLO

 INSEMINAZIONE ARTIFICIALE

Per inseminazione artificiale la maggior parte delle volte si intende la inseminazione intrauterina, cioè una tecnica di procreazione medicalmente assistita nella quale vi è l’introduzione del liquido seminale all’interno della cavità uterina (IUI) In questo tipo di inseminazione è necessaria una idonea preparazione del liquido seminale.

 

TECNICHE DI II - III LIVELLO

FECONDAZIONE IN VITRO E TRASFERIMENTO DELL’EMBRIONE(FIVET) O MICROINIEZIONE INTRACITOPLASMATICA DELLO SPERMATOZOO (ICSI)

È una tecnica di PMA in cui i gameti (ovocita per la donna e spermatozoo per l’uomo) si incontrano all’esterno del corpo della donna e dopo la fecondazione e la produzione di uno o più embrioni questi vengono trasferiti nell’utero.

QUANDO VIENE CONSIGLIATA

Questa tecnica viene consigliata nei casi di:

- fattore tubo-peritoneale: patologia tubarica acquisita o congenita;

- infertilità maschile di grado moderato o severo

- endometriosi di III o IV grado;

- infertilità inspiegata se il trattamento precedente (es: cicli di inseminazione) non ha dato risultati o è stato giudicato non appropriato;

- seme crioconservato in relazione alla qualità seminale successiva allo scongelamento;

- fallimento dell’iter terapeutico di tecniche di I livello.

COME SI SVOLGE PRATICAMENTE LA FECONDAZIONE IN VITRO? 

Può essere eseguita in un ciclo spontaneo o con induzione della crescita follicolare e maturazione di più ovociti mediante la somministrazione di farmaci induttori dell’ovulazione; in questo caso si controlla la risposta ovarica a tale terapia mediante monitoraggio ecografico e/o dosaggio degli ormoni prodotti. Tecnicamente dopo aver stimolato l’ovaio a produrre più follicoli e quindi aver ottenuto più ovociti si esegue il prelievo degli ovociti (PICK-UP) con un intervento per via transvaginale, sotto controllo ecografico, in anestesia locale e/o sedazione profonda, viene eseguita una preparazione del liquido seminale e vengono scelti gli ovociti da fecondare. Si procede quindi all’unione e coltura extracorporea dei gameti (ovociti e spermatozoi) e dopo la verifica dell’avvenuta fecondazione di ciascun ovocita si prosegue con il trasferimento in utero degli embrioni. 

 

La sterilità è assai raramente determinata da una malattia, mentre molto spesso è la conseguenza di un evento patologico scomparso ( C. Flamigni)