Sono i contraccettivi ormonali, che contengono estrogeno e progestinico, rappresentano il metodo anticoncezionale ad oggi più sicuro.
Gli ormoni possono essere assunti per bocca (pillola), per via cutanea (cerotto) o attraverso la mucosa vaginale (anello).
La scelta tra pillola, cerotto ed anello può essere fatta per gradimento personale e per migliore rispondenza alle abitudini di vita di ciascuna donna: non esistono infatti differenze farmacologiche tra queste metodiche.
Come funzionano: gli anticoncezionali ormonali agiscono essenzialmente in tre modi: 1) impediscono la maturazione dell’ovulo, 2) mantengono il muco cervicale molto denso e quindi impenetrabile dagli spermatozoi, 3) diminuiscono lo sviluppo della mucosa uterina ( endometrio) rendendola inadatta all’annidamento dell’ovulo.
Pillola monofasica
Le confezioni contengono 21 pillole, uguali tra loro, contrassegnate con il giorno della settimana soltanto per evitare confusioni o dimenticanze.
Si assume la prima pillola il primo giorno del ciclo (cioè quello in cui compaiono le mestruazioni) e si continua ingerendone una al giorno, possibilmente alla stessa ora, fino alla fine della confezione.
Si osserva quindi una pausa di sette giorni e si ricomincia all’ottavo con una nuova scatola secondo il seguente ritmo di assunzione: tre settimane sì ed una no.
Nei sette giorni di pausa compaiono delle perdite di sangue (dette perdite di privazione) che, non essendo vere mestruazioni, si presentano meno abbondanti, meno dolorose e spesso di colore più scuro: tutto ciò è normale e non deve destare preoccupazione.
Le perdite si possono manifestare in qualsiasi giorno della settimana di pausa e la loro comparsa può variare di mese in mese.
Pillola bifasica o trifasica
Questi tipi di pillola contengono dosaggi ormonali differenti a seconda del periodo del ciclo.
E’ quindi importante assumere le pillole seguendo l’ordine indicato dalle frecce e dai numeri che le contrassegnano.
Si inizia il primo giorno del ciclo con la pillola n° 1 o con la dicitura inizio e poi si seguono le istruzioni fornite per la pillola monofasica.
Pillola a ciclo continuo
Questo tipo di pillola contiene 28 compresse per ogni confezione invece di 21.
Si inizia con la pillola n° 1 (come per le bifasiche e trifasiche) e, completata una scatola, si inizia la successiva senza osservare la pausa di sette giorni.
Il flusso si verificherà durante l’assunzione delle ultime pillole (contrassegnate da un colore diverso).
L’effetto contraccettivo inizia con la prima pillola (quella che si ingerisce il primo giorno di mestruazione) e si protrae anche nella settimana di interruzione tra una scatola e l’altra.
Ogni dimenticanza diminuisce la sicurezza: se si omette di assumere una compressa bisogna recuperarla entro dodici ore. Se questo termine di tempo viene superato, è bene ingerire comunque la pillola dimenticata e continuare regolarmente l’assunzione ma, dato che la sicurezza non è più garantita, occorre utilizzare contemporaneamente un profilattico.
Se la dimenticanza avviene dopo l’assunzione delle prime 15 pillole il rischio è minore.
Alcuni farmaci (psicofarmaci in forti dosi, barbiturici, antiacidi, carbone vegetale,lassativi, fibre e molti antibiotici) possono limitare l’efficacia contraccettiva della pillola in quanto ne diminuiscono l’assimilazione.
Gli antibiotici diminuiscono la sicurezza contraccettiva anche nei dieci giorni successivi alla fine della terapia.
Lo stesso effetto possono avere il vomito (se compare entro 3 ore dall’assunzione dell’ultima pillola) e la diarrea (se si presenta entro 4/6 ore).
L’interferenza dei farmaci non si verifica se questi vengono assunti nella settimana di sospensione ed è minore nell’ultima settimana.
Non esiste una regola assoluta, sarà il ginecologo a stabilite, dopo la visita semestrale di controllo, l’eventuale periodo di pausa,
Sono comunque da evitare pause troppo frequenti (esempio 3/6 mesi).
Non è consigliabile interrompere una confezione di pillole senza averla completata: qualora ciò si rendesse necessario per gravi motivi (interventi chirurgici o altro) si verificherà un flusso entro 2/5 giorni dalla sospensione.
Nelle prime settimane di assunzione si possono, anche se raramente, verificare mal di testa, tensione al seno o senso di nausea. Se questi effetti si protraessero anche nei mesi successivi, è bene consultare il ginecologo per cambiare tipo di pillola.
E’ possibile, e non deve destare preoccupazione, che si verifichino perdite di sangue (spotting) al di fuori della settimana di pausa. Se ciò si verificasse oltre il primo mese è consigliabile consultare il ginecologo per cambiare dosaggio.
Il primo mese è bene iniziare la pillola quando si presenta il vero flusso (non alla comparsa delle prime leggere perdite che lo precedono). Non bisogna comunque preoccuparsi se la mestruazione si interrompe o se dura più a lungo del normale.
Si consiglia una visita di controllo ogni sei mesi salvo diversa indicazione del ginecologo.
Le analisi del sangue vanno eseguite prima di iniziare il trattamento e ripetute una volta all’anno.
1) non predispone al cancro, 2) non causa sterilità, 3) non aumenta la crescita di peli superflui, 4) in alcuni casi si osserva un aumento o una diminuzione del peso corporeo.
Ogni confezione contiene tre cerotti: si applica il primo cerotto durante il primo giorno della mestruazione, lo stesso giorno della settimana successiva si sostituisce e così per la terza. Quindi si osservano, come per la pillola, sette giorni di pausa e si riapplica un nuovo cerotto all’ottavo giorno.
Il cerotto va’ applicato solo sulla natica, sull’addome, sulla parte alta della schiena o del braccio. Dopo averlo applicato tenerlo pressato per dieci secondi e fissare i bordi con il polpastrello. Ogni giorno controllare che il cerotto sia ben applicato.
Per tutto il resto seguire le indicazioni fornite per la pillola.
Si inserisce l’anello in vagina, comprimendolo tra il pollice e l’indice, tra il primo ed il quinto giorno della mestruazione.
Si tiene per 21 giorni quindi si estrae e si osserva una pausa di sette giorni. All’ottavo giorno si inserisce un nuovo anello. L’anello deve essere utilizzato entro quattro mesi dall’acquisto e conservato ad una temperatura inferiore ai 30 gradi.
Per tutto il resto seguire le indicazioni fornite per la pillola.
Cos'è lo IUD?
E' un dispositivo di plastica con avvolgimenti in rame o medicato al progesterone, disponibile in diverse forme e dimensioni.
Come funziona?
Rende l'ambiente uterino inadatto alla sopravvivenza degli spermatozoi ed all'annidamento dell'ovulo fecondato, quindi ostacola la gravidanza.
Sicurezza?
Statisticamente si verificano da uno a due gravidanze ogni 100 donne che la usano per un anno.
Come si applica?
Il ginecologo inserisce lo IUD nell'utero con uno speciale applicatore, durante il periodo mestruale (per essere certi che non vi sia una gravidanza in corso).
Quanto dura?
Il dispositivo può essere tenuto da due a cinque anni secondo il tipo. Quindi è estratto e sostituito immediatamente con uno nuovo se la donna desidera ancora essere protetta dalla gravidanza ed il medico, al momento della sostituzione, non rileva motivi per consigliare una pausa. Lo IUD non è inserito se c'è un'infiammazione vaginale in corso.
Controindicazioni?
Si sconsiglia l'applicazione dello IUD alle donne che hanno mestruazioni molto abbondanti e dolorose. E' preferibile inserirlo a donne che abbiano già avuto delle gravidanze.
Controllo medico?
Prima dell'applicazione dello IUD, la donna deve sottoporsi ad una visita ginecologica e ad un pap-test, per escludere le controindicazioni di cui abbiamo parlato. Si esegue un primo controllo a tre mesi dall'inserimento e poi ogni sei mesi, fino alla scadenza del dispositivo.
La donna può controllare personalmente la posizione della spirale, accertando la presenza del filo di nylon in vagina dopo ogni mestruazione.
Effetti collaterali?
Nei primi mesi è frequente che avvengano perdite ematiche e che si accusino lievi crampi addominali. Lo IUD provoca generalmente un prolungamento del flusso mestruale. Consultare il medico in caso di dolori, sanguinamento prolungato, sospetta gravidanza, mancato ritrovamento del filo di nylon.
Gravidanza?
In caso si desideri una gravidanza prima della scadenza dello IUD è sufficiente rimuovere il dispositivo.
Se si verificasse una gravidanza nonostante la presenza della spirale, spesso può essere portata a termine senza pericolo per il bambino: il medico deciderà se e quando rimuovere il dispositivo.
Note
Lo IUD non si avverte durante i rapporti, non impedisce l'esecuzione del pap-test, le irrigazioni vaginali né l'inserimento di ovuli o candelette. Si possono utilizzare gli assorbenti interni.